Parigi, Nôtre Dame. La reliquia della corona di spine, racchiusa in un contenitore circolare trasparente, diametro 21 cm. Molte delle spine furono disperse nei secoli, perché offerte in dono agli imperatori bizantini e successivamente, al re di
Francia Luigi IX. Da alcuni racconti dei pellegrini che si recavano a Gerusalemme nei primi secoli, la Corona di spine è ricordata tra le reliquie del Monte Sion, dove sorgeva il palazzo di Caifa. Nel 1046, durante i restauri della chiese cristiane di Gerusalemme, si preferì trasferirla a Costantinopoli. Nel 1238, l'imperatore di Costantinopoli,
Baldovino di Fiandra, la impegnò presso i banchieri veneziani per superare le difficoltà economiche dell'ormai agonizzante impero latino d'Oriente. Nella circostanza, Baldovino chiese al re di Francia Luigi IX, suo cugino, di acquistare la reliquia, che altrimenti sarebbe rimasta per sempre ai Veneziani. Luigi IX
accondiscese e per conservare degnamente la reliquia, costruì la Saînte-Chapelle all'interno del suo palazzo di Parigi. Ciò avvenne fino alla vigilia della Rivoluzione Francese quando, per motivi di sicurezza, tutte le reliquie della Saînte-Chapelle furono trasferite nella Biblioteca Nazionale. Nel 1806, l'arcivescovo di Parigi la fece trasferire nella
Cattedrale di Nôtre Dame, dove si trova tuttora.
Fonte:
La Sindone e la Corona di
spine, in Medioevo un passato da riscoprire, mensile Aprile 2010 -
Editore My Way Media Srl p. 75
e una corona che andro a visitare e interessane luigi iazzetta
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